Firenze e i ristoranti vegetariani!

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Premessa: non sono vegetariana nè, tantomeno, vegana.

Però penso che il consumo di carne e pesce debba essere sostenibile, ergo cerco di non mangiarne troppo e, magari, spendere qualcosa di più per non comprare la carne in batteria della grande distribuzione. Stop.

Poi c’è l’universo dei ristoranti vegetariani, la grande moda degli ultimi anni. Una giungla umana in cui si rivela sublime e spietata l’analisi del nostro prossimo.

Abbiamo il vegetariano fondamentalista: quello che deve convincere tutti della bontà delle sua scelta, che si veste solo di canapa e cotone, che quando sente biologico gli si illumina lo sguardo. Se poi sente biodinamico, ha un’erezione mentale!

C’è poi il vegetariano modaiolo: quello che ci va perchè è di tendenza, che ordina un piatto solo se ha ingredienti mai sentiti prima, vantandosi di conoscere la differenza fra un’alga kombu e quella nori. Per lui la parola biologico non è più di moda, ora si dice solo “organic”!

Poi c’è il vegetariano salutista, quello che pensa che ogni alimento naturale sia la cura contro terribili malattie, che se prendete la curcuma o bevete il kombucha, allora potete dire addio alle velenose medicine chimiche delle multinazionali.

Poi c’è l’altrettanto temibile anti-vegetariano, quello trascinato da un amico vegetariano, quello che per ogni boccone di tofu ingurgitato deve ribadire quante bistecche mangerà la sera per “purificarsi”. Quello che si mette ad elencare davanti agli occhi di cucciolo di un vegetariano convinto, tutte le specie animali che si è mangiato in vita sua.

Poi, in piccolissima percentuale, ci sono le persone normali (sempre che esistano..)

Ah, già, dimenticavo il vegeteriano-convertitore: quello che mangia solo il wurstel veg, il salame veg, l’hamburger veg, la lasagna veg, la bistecca alla fiorentina veg…..che gli manchi forse qualcosa?

Spero di non aver offeso nessuno, ma i ristoranti vegetariani sono veramente paradigmatici dell’animo umano!

A Firenze ne sono fioccati un po’ ovunque, generalmente (salvo rare eccezioni) non mi fanno molta simpatia perchè sono quasi sempre gestiti o dal vegetariano fondamentalista o da quello modaiolo, anche se è quest’ultimo ad essere sicuramente quello peggiore, almeno l’altro lo fa perchè ci crede!

P.S. La cucina toscana offre naturalmente, molto prima delle mode, piatti vegetariani o, addirittura vegani, proprio perchè è una cucina povera e sana: pensate alla ribollita, o alla pappa al pomodoro, ma anche al castagnaccio (di cui a breve vi darò la mia personale ricetta…). 

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